Emergenza inquinamento in Italia: è l’ora di cambiare

News
ottobre 22, 2017

La principale causa d'inquinamento:

Un ottobre nero per l’inquinamento italiano, non solo metaforicamente. Neri sono i dati e nera è l’aria che respiriamo. Sono ben 25 le città, da nord a sud, che hanno oltrepassato il limite annuale di superamento delle concentrazioni di polveri sottili, fissato a 35 giorni.
A Torino, addirittura, la presenza di polveri inquinanti ha superato di più del doppio la soglia consentita di 50 microgrammi al metro cubo di PM10. Il caldo persistente e la mancanza di piogge e vento stanno rendendo dura la vita anche tra Roma e Napoli, dove nella giornata di venerdì 20 ottobre il blocco del traffico è stato rispettato fino alla sera.

Cosa significa PM10?

PM10, sigla della quale si sente molto parlare ultimamente, identifica il particolato presente nell’atmosfera le cui particelle hanno un diametro uguale o inferiore a 10 millesimi di millimetro. A causa delle piccolissime dimensioni, queste polveri non vengono filtrate dagli organi respiratori e finiscono direttamente nei polmoni. Le più pericolose sono le PM2,5 (particelle con diametro uguale o inferiore a 2,5 millesimi di millimetri) che arrivano nei bronchi, negli alveoli polmonari e che riescono ad entrare nel circolo sanguigno.

L’Italia il Paese più inquinato d’Europa

Il rapporto La sfida della qualità dell’aria nelle città italiane presentato dalla Fondazione Sviluppo Sostenibile, non è dei più rosei. Nelle prime pagine emerge qualche dato sull’inquinamento a livello mondiale, continentale e nazionale.

Ecco alcuni highlights:

  • Le cause dell’inquinamento sono sopratutto il traffico stradale, la combustione di biomasse e l’agricoltura.
  • Ogni anno in tutto il mondo si registrano più di  3 milioni di decessi prematuri a causa dell’inquinamento atmosferico.
  • In Europa 9 cittadini su 10 sono esposti a livelli eccessivi di inquinamento.
  • In Italia sono all’incirca 90.000 i morti all’anno per inquinamento atmosferico: numero più alto rispetto agli altri grandi Paesi europei.

Mobilità alternativa

Il dossier della Fondazione Sviluppo Sostenibile indica anche dieci proposte di green economy per migliorare la situazione italiana e non solo. Tra le diverse proposte ne emerge una non rivolta alle politiche ma ad ogni singolo cittadino:

Cambiamo il modo di muoversi in città, riducendo drasticamente l’uso dell’auto privata e puntando a meno di 500 auto ogni mille abitanti.

La riduzione di auto private può avvenire grazie ai servizi di car sharing e car pooling oppure tramite l’aumento di mezzi elettrici e ibridi come, ad esempio,  l’e-bike.

La bicicletta elettrica sarà il nuovo mezzo di trasporto cittadino, sopratutto nelle città collinari dove l’uso della bicicletta tradizionale può essere faticoso e difficoltoso. I vantaggi di avere una e-bike vanno anche oltre l’inquinamento e toccano diversi aspetti della vita di ogni abitante.

Il concept bike di OEMI nasce proprio dalla volontà di rendere le città meno inquinate, più vivibili e a misura d’uomo, senza rinunciare alle prestazioni e al design totalmente made in Italy.

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