OEMI: com’è nata l’idea di una e-bike made in Italy

Fiere
novembre 19, 2017

OEMI ha presentato a EICMA il suo primo prototipo di e-bike: OEMI #0.
Il pubblico in fiera, oltre ad apprezzarne l’estetica e la meccanica, ha avuto la possibilità di conoscere direttamente le persone che hanno reso OEMI #0 una realtà.
Dietro a Officine Elettro Meccaniche Italiane, infatti, c’è un team di persone appassionate che credono in questo progetto, tanto da essersi presentati di persona in fiera, tutti i giorni.

OEMI è un marchio nuovo che ha basi consolidate. Le società che hanno partecipato alla creazione di Officine Elettro Meccaniche Italiane sono tanto diverse quanto stabili e storiche: Fratelli Cosulich S.p.A, società marittima dalla storia secolare e TCore s.r.l., società di ingegneria innovativa.

Matteo Cosulich, amministratore delegato del gruppo Fratelli Cosulich, ha creduto fin da subito in questo progetto:

È interessante perché è un progetto completamente sviluppato in Italia, non è un assemblaggio totale di pezzi provenienti da tutto il mondo. È una cosa ideata qui, realizzata da un ingegnere italiano, da artigiani italiani, saldata da saldatori italiani e questo è per noi un fattore decisamente positivo.

L’ingegnere Fabio Currò, TCore, è, invece, la mente del progetto OEMI. La formazione in ambito aerospaziale e la crescita nell’ingegneria nautica lo hanno spinto a cercare nuove opportunità di creare mezzi di trasporto ingegneristicamente avanzati ed eco-compatibili:

Abbiamo deciso di produrre una bicicletta elettrica tutta italiana sia nel telaio che nel motore, nella trasmissione e nel power bank. La nostra intenzione è di dare delle grandi prestazioni ad un prezzo giusto e sicuramente con una qualità tutta italiana.

Emanuela Tiro, ingegnere gestionale e Project Manager della ricerca di mercato del settore e-bike, è rimasta affascinata dalle potenzialità di un mezzo come la bicicletta elettrica:

La bicicletta a pedalata assistita risponde a molte esigenze dei consumatori infatti permette di unire quello che è la necessità di mantenersi in forma alla mobilità urbana.

2 thoughts on “OEMI: com’è nata l’idea di una e-bike made in Italy”

  1. Carmela Contaldo , " bike womans experience " , Crema ( CR ) ha detto:

    Per l’ing. Fabio Currò : ho notato la Vs. bici ad Eicma 2017, ma senza soffermarmi in modo particolare sul prototipo esposto , poi seguendo il sito di Oemi ho deciso di fare alcune domande sulla nuova bici tutta italiana che comincia ad interessarci. Le cose che chiedo di sapere sono relative alle caratteristiche di motore e trasmissione e gruppo batterie. Spero possiate soddisfare il mio interesse verso il prototipo che mi è sembrato davvero innovativo e per il quale invio i miei complimenti . P.S. : dotazioni accessorie e personalizzazioni , cosa avete previsto ? grazie

    1. OEMI ha detto:

      Ciao Carmela, grazie per i complimenti. Ci fa piacere che ti sia piaciuto il nostro prototipo. Abbiamo inoltrato la tua richiesta all’Ing. Currò che sarà felice di risponderti via mail il prima possibile. Continua a seguirci, nei prossimi mesi arriveranno novità.

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